
Come eliminare la muffa nel bagno
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Ecco come prevenire e rimuovere la muffa dal bagno.
La muffa rientra tra i problemi più diffusi che possono interessare sia gli ambienti interessati da umidità di risalita che quelli tendenzialmente colpiti dall’umidità di condensa, come la stanza da bagno.
Le zone più colpite sono sicuramente le fughe tra le piastrelle e il soffitto, ma anche altri anfratti subiscono la proliferazione del fungo.
Al fine di salvaguardare angoli, piastrelle e complementi d’arredo presenti nel bagno, è dunque bene tenere in considerazione alcuni semplici accorgimenti.
Ma prima di tutto è fondamentale comprendere le cause della formazione della muffa.
Come riconoscere la muffa e le principali cause di questo fungo
Come già accennato, la muffa rappresenta il principale problema che colpisce le stanze da bagno.
Si tratta, nello specifico, di formazioni difficili da trattare, le quali si formano generalmente a causa della scarsa circolazione dell’aria in un ambiente sottoposto ad umidità e condensa.
Sia umidità sia scarsa igiene rientrano tra le principali cause di tale fastidio che, quindi, necessita di essere fronteggiato in maniera adeguata.
La muffa può essere riconosciuta facilmente. In linea di massima si presenta sotto forma di macchie contraddistinte da uno sgradevole aspetto (e spesso da un cattivo odore) e da tonalità che spaziano tra il nero e il biancastro.
Qualora si volesse individuare la muffa prima che questa diventi difficile da mandare via, occorre ricercarla negli angoli dove potrebbe manifestarsi più facilmente, ovvero:
- doccia,
- tubature,
- wc,
- pavimento,
- piastrelle,
- soffitto,
- pareti.
Come puoi notare, si forma in luoghi in cui si verifica la condensa, ovvero quel fenomeno che vede la formazione di goccioline d’acqua su superfici fredde come vetri e pareti. Ai fini dell’attecchimento, poi, devono esserci ben quattro condizioni essenziali:
- pre-esistenza di spore;
- umidità;
- temperatura alta all’interno e bassa all’esterno delle pareti;
- scarsa luminosità.
Una volta formata, la muffa deve essere eliminata prestando attenzione a non trascurare nemmeno un angolo della stanza da bagno.
Il motivo è semplice: la muffa nel bagno è pericolosa, come in qualsiasi altro ambiente.
Vuoi sapere quali danni può causare la muffa al tuo organismo? Leggi il seguente articolo: “Respirare muffa: ecco le conseguenze“.
Prevenire la muffa in bagno: consigli utili
La muffa può interessare ogni stanza della casa: tuttavia essa si manifesta in maniera insistente soprattutto in bagno a causa dell’umidità o della scarsa igiene.
Non sempre facilmente riconoscibile. La sua presenza può essere individuata verificando la formazione di strati porosi. Esistono, in ogni caso, molteplici modalità utili a prevenirne la comparsa.
Ecco i consigli principali che possiamo darti per prevenire la formazione di muffa nel bagno:
- chiudi il water con la tavoletta nel momento dello scarico;
- risolvi eventuali perdite d’acqua dalle tubature;
- pulisci quotidianamente ed in maniera accurata piastrelle e pavimenti;
- installa una ventola di scarico, utile specialmente nel momento della doccia;
- fai arieggiare l’ambiente lasciando porte e finestre aperte, specialmente dopo aver fatto la doccia o durante/dopo l’utilizzo dell’asciugatrice;
- sistema asciugamani e tappetini completamente asciutti;
- non stendere i panni in bagno e non lasciare in questo ambiente bacinelle piene di panni bagnati
- verifica se nella stanza siano presenti problemi di umidità di risalita e risolvili.
Infine non bisogna dimenticare il metodo a cui generalmente ricorrono le imprese di pulizia, le quali sono solite verificare la presenza di microfessure nelle fughe delle piastrelle.
In effetti è proprio a causa di queste che l’acqua riesce a penetrare creando l’umidità necessaria per la formazione della muffa. In tali condizioni può risultare fondamentale un po’ di stucco per chiudere la fessura nonché per sigillare la fuga così da impedire l’assorbimento dell’acqua.
Ecco come eliminare definitivamente la muffa dal bagno
Vuoi sapere come togliere la muffa dal soffitto e dalle pareti del tuo bagno? Si tratta di un’impresa ardua, ma non impossibile.
Una volta averne comprese le principali cause e le più utili modalità per prevenirla, infatti, diviene più semplice fronteggiare tale tipologia di problematica.
Al fine di eliminare la muffa dal bagno, ovviamente, dovrai ricorrere ad appositi prodotti ed armarti di pazienza. Prediligi quelli che uccidono il fungo, come i sali di boro diluiti con acqua distillata.
Dopo aver applicato la soluzione sulle macchie di muffo mediante l’utilizzo di un nebulizzatore, attenti almeno 48 ore e poi pulisci il muro con della semplice acqua (puoi anche semplicemente imbiancarlo).
Evita invece di utilizzare candeggina, bicarbonato, aceto ed altri prodotti “da supermercato”, utili solo a sbiancare e diffondere le spore.
Ma non è tutto: che ne diresti di evitare di spendere ripetutamente del denaro per i prodotti antimuffa e per tinteggiare in continuazione?
Oltre a prendere le sopracitate precauzioni per evitare la condensa dovresti verificare se in casa siano presenti problemi di umidità di risalita.
Si riconosce da macchie di umidità presenti sulla parte bassa del muro fino ad arrivare perfino ai 2 metri di altezza. Intonaco staccato, odore di muffa, stanze fredde che danno una “sensazione di bagnato” appena si entra dentro… Ecco, tutti questi sono segnali che posso farti pensare all’umidità di risalita.
Ad essi si può aggiungere il pavimento sempre bagnato, soprattutto durante le ore serali.
Ciò è possibile sia nel bagno che in altre stanze, anche se nella toilette il fenomeno è più difficile da rilevare in quanto di solito sono presenti delle piastrelle che coprono i muri.
Come combattere l’umidità di risalita
L’umidità di risalita, ovvero quella ascendente dal terreno, rappresenta un fenomeno comune a tutte quelle abitazioni che si trovano a piano terra oppure interrato o seminterrato, come cantine o tavernette.
La causa principale è da ricondurre alla capillarità, vale a dire all’acqua presente nel sottosuolo che penetra nelle strutture murarie e risale verso l’alto.
In seguito a tale fenomeno, si manifestano delle macchie, delle efflorescenze saline, degli scrostamenti e delle decolorazioni della pittura.
Generalmente si notano anche aloni scuri o un deterioramento della pittura con conseguente erosione o distacco dell’intonaco oltre che dello strato della stessa. Infatti, se non fermata in tempo, l’umidità di risalita può portare a danni irreversibili alle murature con la relativa riduzione dell’isolamento termico degli edifici.
I locali, in più, risulteranno eccessivamente umidi e si verificherà la corrosione degli elementi metallici eventualmente presenti all’interno delle pareti.
Anche se si provano tutti i rimedi indicati nei paragrafi precedenti, può accadere che il problema diventi progressivamente più grave.
L’umidità di risalita, in poche parole, si forma perché l’impermeabilizzazione non è stata eseguita al meglio o addirittura manca oppure, ancora, sono stati utilizzati materiali scadenti o vi siano stati degli errori in fase di costruzione.
Ebbene, per combatterla efficacemente è necessario prediligere dei materiali da costruzione del settore della bioedilizia nonché dei sistemi in grado di invertire la risalita dell’umidità al fine di restituirla al terreno.
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