allergia alla muffa

Allergia alla muffa: come si manifesta e in che modo prevenirla

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Come riconoscere l’allergia alla muffa e in che modo è possibile risolvere.


Se hai dei sintomi allergici che si verificano in diverse stagioni e magari nella tua abitazione regna l’umidità di risalita, sappi che potresti avere un’allergia alla muffa o ad altri funghi.

La muffa può crescere e vivere ovunque e tentare di rimuoverla impropriamente può disperdere le spore nell’aria, causando numerosi danni alla salute (leggi i rischi della muffa in camera da letto).

Si tratta di un organismo diverso dalle piante o dagli animali per il modo in cui si riproduce e cresce. I ”semi”, chiamati spore, viaggiano nell’aria; alcune di queste si diffondono con clima secco e ventoso, altre invece si diffondono con la nebbia o la rugiada quando l’umidità è alta.

L’inalazione delle spore provoca reazioni allergiche in alcune persone, i cui sintomi sono più comuni nel periodo compreso tra il mese di luglio e l’inizio dell’autunno.

Ma la muffa cresce in molti luoghi, sia all’interno che all’esterno, quindi le reazioni allergiche possono verificarsi durante tutto l’anno.

Sebbene esistano molti tipi di muffe, solo alcune di queste causano reazioni allergiche negli esseri umani. A differenza dei pollini, le muffe non muoiono con il primo gelo invernale, ma la maggior parte diventa inattiva durante i mesi più freddi.

In primavera le muffe crescono su piante uccise dal freddo, specie in aree umide. In casa, invece, la muffa spesso si trova in luoghi umidi come i muri del bagno, della cucina, della camera da letto e in seminterrato.

Quali sono i sintomi dell’allergia alla muffa

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I sintomi dell’allergia alla muffa sono molto simili a quelli di altre allergie, quali starnuti, prurito, naso che cola, congestione, secchezza e desquamazione della pelle.

Le muffe esterne possono causare sintomi allergici in estate e in autunno (o tutto l’anno in alcuni climi).

Le muffe interne possono invece causare sintomi allergici tutto l’anno, poiché le spore penetrano nel naso e causano sintomi di febbre da fieno; inoltre possono anche raggiungere i polmoni e scatenare l’asma.

Tali sintomi vengono provocati da una sostanza chimica rilasciata dalle cellule allergiche nel naso e nei polmoni.

A volte la reazione avviene subito, mentre in alcuni casi quest’allergia può causare sintomi ritardati, portando a congestione nasale o peggioramento dell’asma nel tempo.

I sintomi spesso peggiorano se si sta a lungo in una stanza umida o ammuffita, per esempio se si trascurano i problemi di umidità in camera da letto.

Raramente alcuni pazienti possono avere una malattia più grave chiamata aspergillosi broncopolmonare allergica. In questa condizione c’è una risposta allergica e infiammatoria alla muffa.

I sintomi possono essere:

  • respiro sibilante grave,
  • tosse
  • respiro affannoso in caso di asma.

In che modo i medici possono diagnosticare l’allergia alla muffa?

Il medico prenderà in considerazione la storia medica completa del paziente e se sospetta un’allergia del genere, spesso eseguirà dei test cutanei o degli esami del sangue IgE specifici per allergeni.

Estratti di diversi tipi di funghi possono essere usati per graffiare o pungere la pelle. Alla fine il medico prende in esame la storia medica del paziente, i risultati dei test cutanei e l’esame fisico per diagnosticare l’allergia.

Come prevenire una reazione allergica alla muffa

Non esiste alcun rimedio per allergia alla muffa o altre allergie, pertanto l’unico mezzo per combatterla è la prevenzione.

Puoi ridurre i sintomi dell’allergia semplicemente evitando il contatto con le sue spore. A tal proposito, ci sono diversi modi per prevenire questo tipo di problema.

Ridurre l’esposizione alle spore di muffa all’esterno

Limita le attività all’aperto quando la quantità di muffa è elevata: ciò ridurrà la quantità di spore che potresti inalare e la conseguente riduzione dei relativi sintomi.

Indossa sempre una maschera anti-polvere quando tagli l’erba, quando scavi intorno alle piante o mentre raccogli le foglie in giardino.

Ridurre l’esposizione alle spore di muffa in casa

Quando utilizzi il condizionatore o l’aria condizionata centralizzata, accertati che questi sistemi siano dotati di un filtro anti-allergico certificato.

Tale componente può aiutare a intrappolare le spore della muffa in tutta la casa. Anche i depuratori d’aria indipendenti sono utili a tale scopo, ma filtrano l’aria solo in un’area limitata.

Evita i dispositivi che trattano l’aria con il calore, gli ioni elettrostatici o l’ozono, poiché questi elementi potrebbero favorire l’umidità e quindi la formazione delle spore.

Come ridurre i livelli di umidità in casa

Nessun filtro dell’aria aiuterà a prevenire l’allergia alla muffa se l’ambiente interno è molto umido. Per tenere sotto controllo i livelli di umidità in casa, puoi utilizzare un igrometro, uno strumento in grado di misurare appunto l’umidità. L’obiettivo è mantenerla sempre al di sotto del 45%, anche se l’umidità ideale in casa sarebbe non oltre il 35%.

Se i livelli di umidità in casa presentano una percentuale superiore al 50%, la muffa prospererà inevitabilmente. In tal caso, puoi utilizzare un umidificatore, che aiuta a rendere l’ambiente più secco.

Ricordati però di pulire il serbatoio del fluido almeno due volte a settimana per prevenire la crescita della muffa. Condizionatori d’aria e deumidificatori possono anch’essi essere una fonte di umidità.

Per prevenire la formazione di muffe e funghi all’interno della casa, presta quindi molta attenzione alla muffa nei bagni, negli scantinati e nelle aree lavanderia. Sii aggressivo nel ridurre l’umidità.

Cambiare le abitudini sbagliate per evitare la proliferazione della muffa

Dormi con le finestre chiuse, in modo da non permettere alla muffa di entrare dall’esterno: la concentrazione delle spore di muffa nell’aria tende ad essere più elevata di notte, quando il clima è freddo e umido.

Indossa una maschera anti-polvere che copre il naso e la bocca per evitare il contatto con le spore della muffa se devi rastrellare le foglie, falciare il prato o lavorare con fertilizzanti organici.

Evita di uscire in determinati momenti, ad esempio subito dopo la pioggia, quando il tempo è nebbioso o umido o nelle giornate e negli orari in cui è prevista l’umidità.

Adoperarsi per combattere la muffa è molto importante, poiché essa può rappresentare un serio pericolo soprattutto per i bambini.

Nei più piccoli, infatti, oltre a scatenare reazioni allergiche, la muffa può provocare anche problemi alla pelle (come la dermatite) e respiratori.

Verifica inoltre che la muffa in casa non sia causata dall’umidità di risalita: in tal caso è necessario procedere con l’inversione di polarità, che impedisce all’acqua del terreno di risalire sui muri.

Il dispositivo di inversione di polarità prende il nome STOP RISE, e ti consente di eliminare per sempre l’umidità non solo dalle pareti, ma da tutto l’edificio.

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