Rimedi per parete che sfarina

Muro che sfarina: rimedi e consigli per liberarsi dell’umidità di risalita.

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Un problema comune, che può dare filo da torcere.

L’umidità nelle pareti domestiche è indubbiamente un problema diffuso e difficile da risolvere.

Se anche tu hai dovuto averci a che fare, probabilmente sai che le soluzioni generalmente proposte possono facilmente risultare inefficaci, oltre che estremamente costose e invasive.

Ma esistono altre possibilità per liberarsi della malsana e antiestetica polverina bianca, che spesso si forma sui muri?

Vediamo innanzitutto di cosa si tratta e quali sono le cause.

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La parete sfarina: da cosa dipende?

Ti è mai capitato di notare della polverina bianca sul pavimento? Osservando meglio, probabilmente avrai notato che proviene dal muro.

Ma come mai? Da cosa è causata la sfarinatura della parete?

Questo fenomeno è una conseguenza dell’umidità, responsabile di tantissime problematiche. Non si tratta solamente di una questione estetica. Il risultato dell’azione dell’umidità, infatti, è solo la punta dell’iceberg di questo inconveniente, che ha ben più rilevanza da un punto di vista strutturale.

Le cause di questo fenomeno sono da collegare a diversi fattori. Innanzitutto, la presenza di acqua e sali minerali nel terreno sottostante lo stabile. In secondo luogo, bisogna considerare la porosità dei materiali di costruzione.

L’azione combinata di questi due elementi fa sì che l’umidità possa farsi strada all’interno delle pareti, impregnandole a tal punto da provocare la formazione della famosa polverina bianca.

Cerchiamo di capire meglio come si verifica questo fenomeno, più precisamente definito come umidità di risalita.

I muri, quasi fossero spugne, trattengono l’acqua proveniente dal terreno sotto l’edificio e, arrivati a saturazione, la rilasciano in superficie dando origine alla formazione delle cristallizzazioni di nitrato di potassio, anche dette salnitro, che alla vista si presentano, appunto, come polvere bianca.

Se ti rendi conto che le pareti di casa tua stanno manifestando queste condizioni, sappi che dovresti intervenire immediatamente. Il rischio, infatti, è la proliferazione di agenti patogeni, come la muffa, ma anche un reale indebolimento della struttura portante dell’edificio.

Possibilità di un reale indebolimento della struttura portante dell'edificio

Questo perché l’umidità non è dovuta a fattori ambientali esterni, come l’aumento delle piogge o l’abitudine di non arieggiare abbastanza gli spazi, – problematiche passeggere facilmente risolvibili – ma rappresenta una condizione costante della parete che può solo peggiorare, se non trattata con la dovuta attenzione.

Vediamo ora alcuni aspetti dell’umidità di risalita, che ti possono tornare utili, se tuo malgrado hai la necessità di limitare i danni.

Tre cose che forse non sai sull’umidità di risalita.

  • Far respirare i muri non è una soluzione.

Le pareti, a causa del meccanismo dell’umidità di risalita, si comportano come spugne a contatto con l’acqua. Per rendere questo concetto più chiaro, prova a immaginare di strizzare un panno, che poi riporrai a contatto con una bacinella piena d’acqua. Sarebbe folle aspettarsi che questo non riassorbisse immediatamente tutta l’acqua che è in grado di trattenere.
Allo stesso modo, far asciugare il muro senza interrompere il contatto con il terreno umido sottostante, – sempre che sia fattibile – non porterebbe ad altro che a richiamare l’assorbimento di un’ulteriore quantità d’acqua.

  • La maggior parte dei danni alle pareti è causata dai sali minerali presenti nell’acqua.

Strano a dirsi forse, ma l’acqua nelle pareti sarebbe responsabile solo della comparsa della muffa nera, se non fosse addizionata di tutti quei sali minerali, reali colpevoli delle reazioni chimiche che danno vita al salnitro.

  • Le pareti sono in grado di trattenere litri e litri di acqua.

I materiali utilizzati in edilizia sono molto porosi. Lo spazio occupato da un mattone, per esempio, è per il 30% costituito d’aria. Ciò significa che un metro cubo di mattoni, se impregnato fino alla saturazione, può tranquillamente contenere fino a 300 litri di acqua.

Se estendiamo questo calcolo al volume di un’intera casa, per esempio, capiremo che la quantità di acqua che si può nascondere all’interno delle pareti è davvero impressionante.

Che fare quindi se il muro di casa tua sfarina? Vediamo quali sono le soluzioni che vanno per la maggiore e fino a che punto possono essere efficaci.

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Come intervenire per sbarazzarsi dell’umidità di risalita?

Esistono diverse tecniche per provare a liberarsi dell’umidità di risalita, che spesso però più che risolvere il problema, lo tamponano solamente.

Le possibilità sono diverse. Proviamo a vedere quali sono le principali.

Una modalità che viene spesso consigliata consiste nel praticare un taglio orizzontale alla base delle pareti, per inserire delle lastre isolanti al fine di bloccare la strada all’acqua e ai sali minerali in essa contenuti.

Questo intervento, oltre che estremamente invasivo e costoso, non rappresenta una soluzione. Al contrario, impedendo la risalita dell’acqua, non fa altro che provocare un accumulo di umidità nelle fondamenta, rendendole instabili e pericolanti.

Un’altra opzione consigliata in questi casi consiste nell’applicazione di intonaci evaporanti, che possono senza dubbio diminuire l’entità del problema, ma non lo risolvono certo alla radice.

L’umidità, infatti, non sarà più visibile sulla superficie esterna della parete, ma sicuramente non sparirà dal suo interno.

Esiste poi la possibilità di iniettare nel muro alcune sostanze idrofobizzanti, con l’obiettivo di sigillare i piccoli condotti presenti nei materiali edili utilizzati, ostruendo così il passaggio all’acqua. Questa tecnica, però, non si rivela efficace. Riempire completamente tutti gli spazi all’interno delle pareti è infatti impossibile.

Ma allora esiste un modo per risolvere il problema dell’umidità di risalita?

Certo che sì!

Noi della Resmarc abbiamo elaborato una strategia che può risolvere il problema alla radice. Per capire meglio di cosa si tratta, dobbiamo fare una premessa.

Le cause della tanto odiata umidità di risalita sono da attribuire a tre fattori principali:

  1. l’acqua naturalmente presente nel sottosuolo,
  2. i sali minerali in essa contenuti e
  3. la polarità della stessa, che, attraverso un campo magnetico, indirizza e spinge l’umidità verso l’alto.

Mediante l’inversione della polarità dell’acqua, infatti, è possibile limitare la sua tendenza a risalire. Così facendo, l’unica forza esercitata sull’umidità sarà quella di gravità, che farà in modo che l’acqua venga naturalmente trattenuta nel sottosuolo.

Tutto questo è possibile oggi grazie all’innovativo dispositivo che abbiamo creato proprio per chi come te vuole risolvere una volta per tutte la problematica dell’umidità di risalita: Stop-Rise.

Senza intervenire in modo invasivo sulla struttura delle tue pareti, Stop-Rise ti garantisce pareti completamente asciutte dopo appena 12 mesi di utilizzo.

La soluzione che stavi aspettando finalmente esiste ed è a portata di click.

In conclusione, liberarti per sempre dell’umidità di risalita è possibile.

Noi della Resmarc abbiamo pensato al benessere della tua famiglia e abbiamo trasformato in realtà, qualcosa che poteva essere solo immaginato: asciugare definitivamente le tue pareti risolvendo il problema dell’umidità di risalita alla radice!

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