
Iniezioni di resina nei muri umidi: perché potrebbero non funzionare
Contenuti
Non sempre le resine impermeabilizzanti sono efficaci sulle pareti umide
Quando fa capolino in un’abitazione, l’umidità di risalita porta con sé problematiche serie sia per la salute sia per i muri. La muffa e le infiorescenze saline, infatti, generano danni all’intonaco e le loro esalazioni causano diverse patologie (anche gravi). Se stai pensando di risolvere una situazione simile con le iniezioni di resina, è bene che tu sappia che questo rimedio non solo non dà risultati a lungo termine ma, in molti casi, è del tutto inefficace.
Nelle prossime righe ti spiegherò in cosa consiste questo trattamento e perché potrebbe rivelarsi inutile nella tua abitazione.
Leggi anche: Allergia all’alternaria: quali sono i sintomi e come prevenire la sua comparsa
Resina idroespansiva da iniettare nei muri: cos’è e come funziona
Tra le varie cause che possono portare alla formazione di muffa e salnitro nelle pareti della tua casa, del tuo garage, della tua cantina o del tuo negozio, la peggiore di tutte è indubbiamente l’umidità di risalita. L’acqua che risale sui muri dal sottosuolo, oltre a creare le condizioni ideali per far proliferare funghi e batteri, alla lunga crea danni strutturali considerevoli, ed è anche per questo motivo che, se ti trovi ad affrontare questo problema, faresti bene a intervenire tempestivamente.
Uno dei metodi proposti dalle ditte specializzate in interventi di deumidificazione è l’iniezione di resina idroattiva (o idroespansiva). In cosa consiste tale tecnica? Fondamentalmente, questa particolare resina ha la capacità di espandersi a contatto con l’acqua per poi solidificarsi. Un trattamento di iniezione avviene praticando diversi fori lungo le murature; in questi fori vengono inseriti degli iniettori mediante i quali la resina viene poi spinta con una pompa a pressione all’interno dei muri. Il prodotto va dunque a diramarsi in tutti pertugi attraverso i quali l’acqua compie il suo percorso di risalita, creando una sorta di barriera chimica.
All’apparenza, questa tecnica potrebbe sembrare efficace e risolutiva al 100%; purtroppo, però, la realtà è ben diversa.
Iniezioni di resina nei muri per combattere l’umidità: questi i suoi limiti
Un intervento di iniezione di resina – se eseguito su strutture in cemento – può dare buoni risultati (anche se ci sono dei limiti di cui ti parlerò a breve). Prima di tutto, però, voglio sottoporre alla tua attenzione un limite enorme di questa tecnica, rappresentato dal fatto che non è applicabile a materiali poco resistenti, porosi e in cui sono presenti delle sezioni vuote. Impossibile, dunque, forare e iniettare resina nei mattoni, nei muri in pietra e nei massetti. La resina, infatti, andrebbe a disperdersi rendendo vano l’intervento.
Come ti ho anticipato, la resina idroespansiva può essere un buon rimedio contro l’umidità di risalita; tuttavia, non rappresenta una soluzione definitiva. Con il passare del tempo, infatti, l’acqua presente nel terreno o nella falda sottostante l’edificio tende a trovare o a creare nuovi percorsi, mentre la resina iniettata nei capillari trattati riduce a poco a poco il suo volume consentendo all’umidità di farsi nuovamente strada. Il risultato? Nel giro di qualche anno potresti ritrovarti punto e a capo!
Ad ogni modo, un intervento di questo tipo non garantisce risultati nemmeno a breve termine. Per quanto il prodotto in sé faccia bene il suo dovere, infatti, anche il minimo errore o valutazione errata della ditta che esegue il lavoro ti porterà a spendere cifre importanti per poi dover fare nuovamente i conti con muffe, sali e ambiente malsano.
Insomma, per fartela breve, ci sono diversi fattori che ti espongono al rischio di fare letteralmente un buco nell’acqua! Ma allora – ti starai chiedendo – come è possibile liberarsi una volta per tutte di questo problema? Beh, un modo c’è!
Leggi anche: Aceto contro la muffa? Perché non funzionerà (e le macchie ritorneranno)
Umidità di risalita? Il segreto per eliminarla è intervenire a monte
Affinché tu possa comprendere perché la resina non rappresenta un rimedio risolutivo permanente, è fondamentale che tu comprenda la natura dell’umidità di risalita. Questo fenomeno è tipico degli edifici le cui fondamenta non hanno un buon isolamento dal terreno; poiché i materiali edili hanno una polarità elettrica opposta a quella dell’acqua, questa tende a risalire in maniera capillare sui muri.
E sai una cosa? Questa attrazione non si interromperà con l’iniezione della resina. L’acqua continuerà a cercare un modo per andare verso l’alto e, come già detto in precedenza, prima o poi lo troverà.
A questo punto – dato che prosciugare il sottosuolo è un’ipotesi fantascientifica – è possibile che tu stia pensando che l’unico modo per mettere la parola fine a questo problema sia buttare giù la casa e rifarla. Ipotesi, questa, decisamente proibitiva! Beh, fortunatamente non sarà necessario ricorrere a un gesto così estremo per risolvere il problema dell’umidità di risalita alla radice e mettere nel cassetto dei ricordi la muffa e il salnitro.
La soluzione definitiva esiste e si chiama Stop Rise. Questo macchinario inverte la polarità elettrica all’interno dell’ambiente in cui viene posizionato e crea una barriera magnetica in grado non solo di fermare la risalita dell’acqua, ma di spingerla verso il basso.
In conclusione
In questo articolo ti ho spiegato per quale motivo l’iniezione di resina nei muri non è una soluzione che ti consente di risolvere al 100% (e, in molti casi, nemmeno all’1%) i problemi legati all’umidità di risalita. Inoltre, ho condiviso con te le ragioni per cui questo fenomeno colpisce i muri di molte abitazioni.
Hai un problema di umidità in casa e vuoi scrollartelo dalle spalle una buona volta?
Stop Rise è la soluzione che fa per te. Contattaci per scoprire come funziona!
