
Perché non puoi sperare di sbarazzarti della muffa con i rimedi della nonna
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Vuoi eliminare definitivamente la muffa dai muri? Con i metodi ‘fai da te’ avrai scarso successo
Quando sulle pareti di casa iniziano a manifestarsi quelle odiose macchie nere o verdi, spesso causate dall’umidità di risalita, la maggior parte delle persone tendono a chiedere consigli per sbarazzarsene a parenti e amici, oppure a cercare una soluzione sul web. In entrambi i casi, troverai tantissimi rimedi spacciati come efficaci, economici e naturali. Ma è davvero così? Beh, esistono svariate tecniche per rimuovere la muffa dai muri, ma nessuna di queste è in grado di risolvere il problema in via definitiva.
In questo articolo scoprirai perché i rimedi della nonna contro la muffa non servono a nulla se non risolvi il problema alla radice.
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Togliere la muffa dalle pareti in modo naturale: i rimedi della nonna più diffusi
Quello della muffa è un problema molto diffuso nelle case degli italiani. Milioni di persone, vuoi per l’umidità di risalita vuoi per l’umidità da condensa, si ritrovano a dover affrontare tale situazione e, nonostante i trattamenti e l’utilizzo di spray antimuffa, spesso e volentieri vedono le spore fungine e batteriche che ne causano la comparsa proliferare anno dopo anno. E, allora, che fanno? Cambiano metodo sperando che le cose vadano meglio. Ma, come scoprirai tra poco, per far sì che la muffa sparisca per sempre dalla tua casa non basta cambiare le armi, bensì occorre cambiare strategia.
Tra i metodi più ricercati per combattere la muffa ci sono quelli naturali, i classici rimedi della nonna. Uno di questi è il bicarbonato di sodio diluito con acqua. Facendo sciogliere questa polverina bianca nell’acqua si ottiene un composto la cui azione consente di detergere e sbiancare la parete in cui si è formata la muffa. Fantastico, eh? Peccato, però, che il bicarbonato non neutralizzi i microrganismi presenti nell’intonaco. Morale della favola: dopo qualche settimana le chiazze riappariranno e ti ritroverai punto e a capo.
Le cose non cambiano se, al posto del bicarbonato, utilizzi l’aceto. Chiariamoci: questo prodotto è un buon disinfettante naturale e, miscelato con l’acqua, permette di rimuovere le macchie di muffa a livello superficiale. Ma… Immagino tu abbia già capito. Così come il bicarbonato, nemmeno l’aceto è in grado di uccidere funghi e batteri presenti sotto la vernice. Anche in questo caso, dunque, siamo di fronte a un rimedio temporaneo e inefficace.
Lo stesso dicasi per altri prodotti che ti capiterà di trovare durante le tue ricerche online o che ti verranno suggeriti da qualche zia o vicina di casa, come il succo di limone, l’acqua ossigenata, il sale, gli oli essenziali e… la candeggina! Questa sostanza chimica è indubbiamente il rimedio ‘fai da te’ più utilizzato di tutti e nel prossimo paragrafo ti spiegherò perché faresti meglio a non prenderlo in considerazione.
Antimuffa naturale a base di candeggina: se li conosci li eviti
Nonostante a detta di molte persone l’uso della candeggina sia la soluzione numero uno contro la muffa, devi sapere che in realtà è la peggiore che potresti adottare. Dal lato pratico, trattare un muro infestato dalla muffa con un mix di acqua e ipoclorito di sodio dà risultati identici a quelli che otterresti usando il bicarbonato, l’aceto, ecc. L’azione detergente e igienizzante avrà effetto solamente sulle colonie batteriche e fungine visibili in superficie, ma non su quelle presenti a livello più profondo.
Ma allora perché è il rimedio peggiore di tutti?
Beh, oltre a essere igienizzante e detergente, la varechina è altamente corrosiva, tossica e volatile. Ciò significa che le sue esalazioni contaminano l’aria della stanza in cui viene utilizzata. E, no: tenere aperte le finestre non ti impedisce di respirarle. Capirai bene, dunque, che ripetendo un trattamento a base di candeggina una volta al mese o ogni due mesi danneggerai la tua salute. Inoltre, poiché è altamente corrosiva, alla lunga la candeggina danneggia anche le pareti.
Insomma, per il tuo bene, ti consiglio di starne lontano!
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Come uccidere i batteri e i funghi della muffa e impedire che il problema si ripresenti
Abbiamo visto che si possono preparare tanti composti utili a rimuovere le macchie di muffa ma nessuno di questi è in grado di annientarla del tutto; per farlo, occorre scovarne le cause e agire affinché nell’ambiente infestato non si creino più le condizioni ideali per farla proliferare.
Le cause principali della muffa possono essere tre: la presenza di infiltrazioni o perdite dalle tubazioni incassate nei muri, l’umidità da condensa e l’umidità di risalita.
Nel primo caso, l’acqua impregna l’intonaco e, oltre a dar modo alle spore di riprodursi velocemente, rovina il muro. In questi casi è importante intervenire tempestivamente per bloccare la perdita o l’infiltrazione. Dopodiché, una volta asciugata la parete, potrai rimuovere la muffa superficiale. I microrganismi presenti nell’intonaco, invece, non rappresenteranno più un problema perché verrà loro a mancare l’umidità necessaria a farli riprodurre.
L’umidità da condensa è una delle cause più frequenti della muffa ed è dovuta a una scarsa areazione degli ambienti chiusi. Per farle fronte, è importante arieggiare adeguatamente la stanza in cui è comparsa la muffa e tenere la percentuale di acqua nell’aria al di sotto del 55%, onde evitare che questa passi dallo stato gassoso a quello liquido e sedimenti nelle pareti.
L’umidità di risalita, invece, è un fenomeno tipico di garage, cantine, seminterrati e piano terra, ed è responsabile della formazione di vari tipi di muffa. Si tratta di una situazione difficile da affrontare perché la presenza di umidità nei muri dipende dalla risalita capillare dell’acqua presente nel terreno su cui poggiano le fondamenta dell’edificio. A causa della polarità elettrica dei materiali edili, l’acqua tende ad andare verso l’alto e, non potendo evaporare, ‘cammina’ lungo le pareti.
Poiché i muri sono costantemente umidi, eliminare la muffa diventa praticamente impossibile. Per farlo, dovresti bloccare la risalita dell’acqua. Già, ma come? Con Stop Rise! Il nostro macchinario inverte la polarità elettrica della tua casa e crea una barriera che impedisce all’acqua di risalire.
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