
Aceto contro la muffa? Perché non funzionerà (e le macchie ritorneranno)
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Tra i prodotti per rimuovere e prevenire la muffa sui muri potresti optare per l’aceto. Ma non sarebbe una buona mossa!
Hai notato una macchia scura nella parete della tua stanza o del tuo bagno e, prima di vedere la tua casa invasa dalla muffa a causa dell’umidità di risalita o di una perdita, vuoi intervenire con un rimedio naturale? Probabilmente, tra i vari rimedi della nonna di cui hai letto o sentito parlare, stai pensando di ricorrere all’aceto. Beh, devi sapere che questo metodo non ti servirà a nulla! Non solo: usando questo prodotto potresti addirittura peggiorare la situazione.
Nelle prossime righe ti dirò perché l’aceto non funziona contro la muffa e ti suggerirò come risolvere definitivamente questo problema.
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Come togliere la muffa con aceto e bicarbonato
La muffa in casa è un problema alquanto fastidioso. È naturale, dunque, che alla vista di quelle orribili macchie sulle pareti, il tuo primo pensiero sia quello di trovare una soluzione che ti consenta di eliminare subito le spore di funghi e batteri prima che queste si diffondano.
Beh, lascia che ti dica una cosa: non sbagli affatto a cercare dei rimedi per togliere la muffa dai muri senza candeggina. Sappi, però, che se non andrai a porre rimedio sulle sue cause (umidità da condensa, umidità di risalita, infiltrazioni e perdite), l’utilizzo di prodotti naturali e non tossici non ti consentirà di liberarti di questo grattacapo. No, nemmeno l’aceto! Questo prodotto rientra di diritto tra i rimedi della nonna più gettonati per combattere la muffa; tuttavia, non rappresenta una soluzione efficace e duratura.
Utilizzandolo, infatti, andrai a eliminare soltanto le spore batteriche e fungine presenti in superficie ma non quelle presenti nell’intonaco. Di conseguenza, dopo poche settimane o mesi, le macchie faranno di nuovo capolino nelle tue pareti e ti ritroverai al punto di partenza. Ad ogni modo, se vuoi eliminare le macchie superficiali per poi andare alla ricerca dei fattori scatenanti, è preferibile utilizzare l’aceto non diluito; l’acido acetico in esso presente, infatti, è poco e diluendolo con l’acqua andresti ad abbattere le sue proprietà igienizzanti. Ciò che suggeriscono i promotori di questo metodo è aggiungere del bicarbonato di sodio all’aceto, farlo sciogliere e nebulizzare il composto sui muri. Dopo qualche ora, puoi procedere alla rimozione della muffa con una spugna.
Attenzione, però: c’è una cosa che devi sapere sull’aceto e sul suo rapporto con i muri e con la muffa.
Aceto contro l’umidità? Non è una grande idea
Sulle prime, l’azione igienizzante e detergente dell’aceto aiuta a eliminare le macchie di muffa presenti sulla vernice. Il problema è che questo prodotto, una volta asciugato, non evapora del tutto e lascia residui di materiale organico (ricorda che viene ricavato dall’uva o dalle mele) non solo in superficie, ma anche all’interno dell’intonaco (se il muro ha una certa porosità).
Dal momento che l’aceto non contrasta in alcun modo l’umidità, la permanenza dei suoi residui organici sulle pareti non solo non limita la proliferazione dei microrganismi responsabili della muffa, ma addirittura la accelera. I funghi e i batteri, infatti, nutrendosi di queste sostanze, hanno modo di riprodursi molto velocemente. Questo prodotto, dunque, non è assolutamente adatto al trattamento della muffa.
Ma ricorda: nessun composto naturale o chimico può risolvere questo problema se non intervieni a monte individuando ed eliminando la causa di tutto: l’umidità.
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Come togliere la muffa dai muri in maniera definitiva
Dal momento che la formazione della muffa può essere causata da infiltrazioni o perdite, dall’umidità da condensa e dall’umidità di risalita, la rimozione delle macchie superficiali non ti permetterà di risolvere il problema se non provvederai anche a privare i microrganismi batterici e fungini della loro fonte principale di vita, ovvero l’acqua.
Qualora la muffa presente nella tua stanza fosse dovuta a un’infiltrazione d’acqua dall’esterno a causa di un isolamento insufficiente o dalla rottura di una tubazione che passa all’interno di un muro, faresti bene a contattare un professionista che si occupi di individuare la fonte del problema e di intervenire con un trattamento di ripristino o una riparazione. In questo modo l’area infestata dalla muffa asciugherà e, in seguito alla rimozione delle spore esterne, quelle presenti nell’intonaco smetteranno di riprodursi.
La formazione di condensa sulle pareti, specialmente negli angoli con il soffitto, è dovuta principalmente a una percentuale elevata di umidità nell’aria. Se una stanza non viene arieggiata a sufficienza, può succedere che il tasso di umidità oltrepassi il limite del 55% e l’acqua presente nell’aria passi dallo stato gassoso a quello liquido. La condensa che si forma sui muri, dunque, consente alle spore presenti nell’aria di sedimentare e riprodursi, dando vita alla muffa. Per risolvere una situazione simile è fondamentale tenere sotto controllo l’umidità nell’aria e garantire un’areazione adeguata all’ambiente. Mantenendo il tasso di umidità tra il 35% e il 55% eviterai che la muffa proliferi e si ripresenti dopo un trattamento antimuffa superficiale.
L’umidità di risalita è una situazione alquanto spinosa perché non ha a che fare né con la percentuale di acqua presente nell’aria né con falle strutturali esterne o danni alle tubazioni. Questo fenomeno è del tutto naturale e si manifesta nelle case in cui l’isolamento delle fondamenta non è sufficiente a impedire all’acqua presente nel sottosuolo di andare verso l’alto.
Ma perché l’acqua che c’è sotto terra ‘cammina’ sui muri?
Beh, perché i materiali edili hanno una polarità elettrica opposta alla sua, attirandola verso l’alto. Di conseguenza, in uno scenario simile, la muffa gode stabilmente delle condizioni ideali per proliferare. Rimedi? A meno che tu non voglia buttare giù l’edificio e ricostruirlo con un isolamento adeguato, non ce ne sono. A parte Stop Rise! Questo incredibile macchinario inverte la polarità elettrica della tua casa, frenando la risalita dell’umidità. Una volta creata questa barriera, potrai finalmente eliminare la causa della muffa nera e liberartene una volta per tutte.
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