
Come mantenere il giusto livello d’umidità in casa
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Assicurarsi di vivere in ambienti con un corretto livello di umidità è importante per la salute e per il comfort della vita quotidiana. Sebbene questi possa variare a seconda degli ambienti e delle condizioni, la percentuale d’umidità nell’aria non dovrebbe mai scendere sotto il 30% e mai essere superiore al 50%. In quest’ottica un sano livello d’umidità casalingo potrebbe attestarsi intorno al 45%.
Verificare il livello d’umidità presente negli ambienti domestici rappresenta sempre buona prassi dato che, come abbiamo visto negli articoli precedenti, un livello d’umidità superiore o inferiore alla media potrebbe arrecare problemi di salute.
Quindi, come determinare la situazione della tua casa?
La misurazione dell’umidità nell’abitazione in via approssimativa può essere facilmente verificata con un igrometro, che è un calibro economico del tutto simle ad un termometro. Effettuando questa misurazione occorre tenere presente che i basamenti sono noti per avere livelli di umidità più elevati, così come i bagni, le cucine e le lavanderie.
Camere e stanze più vicine a queste aree avranno dunque un livello di umidità superiore.
Grazie all’igrometro potrai dunque farti un idea rispetto al tasso d’umidità presente nelle stanze dell’immobile. Ovviamente questo tipo d’approccio è da considerarsi di tipo amatoriale e per questo motivo, qualora si rilevino valori fuori dalla norma, occorrerà rivolgersi a degli specialisti perché anche con l’umidità vale la regola “prevenire è meglio che curare”.
Nell’articolo “Soluzioni definitive contro l’umidità di risalita” abbiamo già parlato di come annientare una volta per tutte l’umidità di risalita.
Anche qualora il problema non sia considerato tale è sempre bene dotarsi di macchine capaci di mantenere il giusto livello d’umidità nell’aria impedendo a quella in eccesso di attaccare pareti e mobilia.
Mantenere un ambiente con un corretto livello d’umidità è importante perché, come vedremo ora, umidità troppo bassa o troppo alta sono sempre finte di problemi.
Umidità troppo bassa
Quando l’umidità è troppo bassa l’aria sarà secca e questo fenomeno non può che aprire la strada a tutte quelle problematiche fisiche e fisiologiche derivanti dalla secchezza dei tessuti epidemici. Naso secco, gola secca e un netto aumento delle possibilità di buscare un raffreddore sono solo alcune delle problematiche con le quali si scontrano le persone a contatto con un basso livello d’umidità.
Un basso livello di umidità nel tempo danneggia le strutture.
Tralasciando gli aspetti legati alla salute, già trattati nell’articolo: Umidità e rischi per la salute un basso livello d’umidità può arrivare ad essere infatti causa di danneggiamento delle strutture ed in particolar modo di quelle in legno che tendono a restringersi riducendosi di fatto di dimensione.
Quello del basso livello d’umidità è un problema comune agli ambienti freddi, l’aria fredda infatti non può per sua natura contenere vapore acqueo e questo tra l’altro è esattamente il motivo per il quale i condizionatori d’aria tendono a gocciolare sopratutto in quando gli viene richiesto d’emettere aria fredda.
Ovviamente meno l’immobile sarà curato lato efficientamento energetico tanto più sarà esposto alle problematiche dovute da uno stato persistente di bassa umidità. Cosa fare dunque quando esposti a bassa umidità?
I livelli di umidità sono facilmente aumentati utilizzando un umidificatore. Gli umidificatori devono essere mantenuti puliti, modificando regolarmente i filtri secondo le istruzioni del produttore. Il tipo più comune di umidificatore evaporativo utilizza un filtro che assorbe l’acqua. Un ventilatore allora soffia attraverso l’aria e evapora alcune delle acque.
Assicurarsi di acquistare un umidificatore capace di coprire per intero l’area che verrà utilizzata è però requisito fondamentale.
E se l’umidità è troppo alta?
Viceversa, quando il tasso d’umidità è troppo elevato, quest’ultima macchia soffitti e pareti, rovina la vernice e la carta da parati e crea un terreno fertile per la produzione di muffe, ratti e insetti come termiti e scarafaggi.
Anche in questo caso l’utilizzo dei giusti materiali in fase di restauro o di costruzione è sempre la scelta ideale e grazie alla bio-edilizia è oggi possibile risolvere il problema definitivamente.
Il tema del risparmio energetico negli ultimi anni ha fatto si che si costruissero case sempre più ermetiche oggi prime in classifica tra gli immobili a rischio umidità. Per impedire infatti la perdita d’energia e con l’obiettivo di mantenere un isolamento praticamente “totale” queste ultime sono infatti, quando non correttamente areate, soggette a tutto il corollario dei problemi legati all’umidità.
Come ti dicevo prima nell’articolo “Soluzioni definitive contro l’umidità di risalita” abbiamo già parlato di come annientare una volta per tutte l’umidità di risalita ma se il problema è di natura differente occorre intervenire per ripristinare lo stato d’arte dell’immobile.
In conclusione ciò che è importante capire è che, per troppo alto o basso che sia il tasso d’umidità, quando non è contenuto entro la norma può compromettere salute ed immobili.
Usare un igrometro è semplice ed economico, usalo per monitorare i tassi d’umidità e se questi superano la soglie contattaci per chiederci come risolvere il tuo problema.
